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Intervista pubblicata sul sito: www.mondobirra.org

Risponde alla nostra intervista Sergio Grilli
, il Presidente dell'Associazione AllGrain.

Quando nasce la vostra Associazione?

Nel marzo del 2003 ho fondato l’associazione AllGrain con in mente due scopi principali: promuovere una bevanda ancora da scoprire e diffondere le tecnologie birrarie ad un più vasto numero di persone vicine e lontane alla nostra sede. Conoscere le birre significa sradicare la dicotomia in bionda o scura, ammirando gli infiniti colori e gustando l’universo dei sapori, imparando le basi della produzione e della qualità, tutto ciò operando nel campo della prevenzione degli abusi alcolici invitando a bere consapevolmente e responsabilmente.

La sede della vostra associazione si trova?


La sede legale/amministrativa si trova presso il Centro Servizi per il Volontariato di Teramo, situato in località Piano D’Accio (Teramo). Nelle sale polivalenti del CSV viene tenuto ogni anno un ciclo di serate intitolate “Profumi di Malto”, una rassegna del mondo birrario in cui si parla di Home-brewer, storia e cultura birraria, e non mancano le degustazioni guidate. Rappresenta un work-in-progress ed una vetrina per far conoscere i lavori svolti. La mia cantina costituisce il “laboratorio” artigianale dove c’è sempre qualcosa in fermento.

Quanti iscritti o partecipanti contate tra le vostra fila?


numerosi partecipanti sul territorio abruzzese-marchigiano e manteniamo contatti con i tantissimi che vengono a conoscenza della nostra associazione tramite il sito internet. Numerosi sono i partecipanti alle manifestazioni organizzate insieme ad altre associazioni per far conoscere meglio questa bevanda ancora da scoprire, come ad esempio gli incontri organizzati con il centro giovanile di Pianella (Pe), con cotta finale “in diretta”, e le numerose manifestazioni locali nelle quali il nostro impiantino attrae come una calamita i curiosi ai quali con grande piacere e passione parliamo del mondo birrario.

L’aspetto più gratificate della vostra attività?


Imparare, perché imparando si ha modo di confrontarsi, ed il confronto è uno strumento fondamentale per crescere. Sono felice nel vedere la trasformazione di bevitori occasionali in appassionati hb con cantine sempre più ricche di tini in fermentazione e sempre più curiosi di conoscere quello che c’è dietro una birra artigianale.

Collaborate con qualche locale in cui svolgete le degustazioni o i corsi?


Stiamo avendo dei contatti con alcuni pub per organizzare una serie di degustazioni di birre artigianali italiane, il tutto nella prossima primavera.

Per gli amici un po’ a corto di informazioni sulle tecniche birrarie, fornite strumenti di formazione?


L’Associazione organizza incontri che richiedono un diverso grado di conoscenze tecniche, per principianti e per homebrewer già provetti. In entrambi i casi ad ogni incontro è possibile avere una brochure con i temi trattati. Ovviamente sia il nostro sito che i vari link ad esso collegati sono un’ulteriore strumento di conoscenza.
Vi avvalete del contributo di docenti o mastri birrai?
il battesimo dell’Associazione ho avuto l’onore ed il privilegio di avere ospite  dell’Università degli studi di Teramo.

Che tipo di novità avete in mente per il futuro?


Per i primi di settembre all’interno della seconda rassegna presenterò un mio lavoro, dal tema “la birra del territorio”. In questa occasione verrà presentata una birra realizzata con orzo e luppoli del territorio teramano, frutto di un anno di lavoro. A settembre inizieranno i lavori per la costruzione di un impiantino casalingo per maltare 50kg d’orzo, da me progettato. Il sito dell’Associazione verrà aggiornato  con nuovi report ed avrà una nuova veste grafica.

Si dice che in Italia ci sia oltre un centinaio di microbirrerie e brewpub. Il fenomeno è sicuramente in crescita, ed è probabilmente un segnale di malessere nei confronti dell'appiattimento del gusto di alcune birre industriali. Il trend che si sta assestando è di per sè positivo, ma secondo il suo parere, verso quale crescita (non soltanto economica) si sta giungendo?


In questi ultimi cinque anni si è assistito ad una forte crescita del numero dei birrifici artigianali in molte province italiane. Le associazioni birrarie, sempre più radicate nel territorio, devono promuovere e valorizzare le birre di qualità. A livello nazionale Unionbirrai potrebbe realizzare un disciplinare di produzione ed i soci produttori che si attengono ad esso ottenere un bollino qualità, anche se è bene ribadire che non tutta la birra industriale è scarsa così come non tutta la birra artigianale è eccellente.

Cosa ne pensa del mondo birrario artigianale, ovvero del modo col quale si sta procedendo, le scelte che si sono fatte in passato e se ha delle proposte per rendere i consumatori più consapevoli delle differenze radicali che esistono tra birra industriale e artigianale.

In questo settore, l’Italia, grazie ad un gruppo di eccellenti mastri birrai, può ambire ad una posizione analoga alla sua cucina. Se la birra sposa il territorio, avremo sempre più birre originali che saranno premiate dal consumatore sempre più attento al gusto ed alla genuinità. Dall’Italia dei comuni, birre non comuni!

Novembre 2006



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