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Nel mare verde delle colline marchigiane, di leopardiana memoria, attualmente declamate da Dustin Hoffman in uno spot televisivo promosso dalla regione Marche, troviamo un piccolo birrificio in una grande azienda agraria. Piccolo perché ha una produzione di nicchia, avendo un impianto da circa 350 litri. La storia delle birre CeReale nasce qualche anno fa, quando l'azienda agraria Alvaro Moretti, non avendo più un buon margine di guadagno nel settore cerealicolo, ha intuito che trasformare il proprio orzo in malto per produrre birra, potesse integrare il reddito della sua azienda.
La regione Marche è stata la prima a recepire quella che ormai è legge nazionale ed è sentire comune: la birra, così come il pane, è un prodotto agricolo, ragion per cui l'orzo, come il grano possono essere trasformati all'interno della azienda agraria. Il primo passo è stato la costituzione del consorzio CO.BI. (Consorzio Marchigiano Produttori dell’Orzo e della Birra) e la costruzione del maltificio consortile a cui afferiscono gli agricoltori birrai marchigiani. L'azienda agraria Alvaro Moretti è da sempre attenta alla sua produzione monitorando tutte la fasi di crescita dell'orzo e del frumento.
Ho avuto il piacere e l'onore di vedermi affidata la consulenza per una costante supervisione della produzione affiancando il birraio Alvaro. Il miei compiti spaziavano dall'ideazione delle ricette e l'adattamento di queste, alla realtà impiantistica dell'azienda. Grazie alle conoscenze tecniche e all'esperienza maturata in campo, ho seguito la produzione dallo sviluppo della ricetta, passando per l'ottimizzazione del processo produttivo fino all'abbinamento gastronomico.